Il progetto 938 fu una tappa
fondamentale nella storia della casa di
Wolfsburg, perché destinato a sviluppare, dopo
oltre 30 anni di produzione, un'erede per il
mitico Maggiolino e le sue derivate. Abbandonato
lo schema con trazione posteriore e motore boxer
raffreddato ad aria, montato a sbalzo sul
retrotreno, la nuova media prevedeva, secondo le
tendenze introdotte con la K70 del 1971 e la
Passat del 1973, la trazione anteriore e motore
raffreddato ad acqua montato all'avantreno.
Contemporaneamente alla berlina (che si sarebbe
poi chiamata Golf), venne da subito prevista una
versione coupé destinata, dopo il disimpegno
della casa dal progetto 914, a rimpiazzare la
Karmann Ghia.
Come per la berlina, la definizione della
linea fu affidata a Giorgetto Giugiaro, che
disegnò una coupé fastback con portellone
posteriore e linea di cintura che saliva
all'altezza del finestrino posteriore. La
produzione e l'assemblaggio delle carrozzerie
venne affidata alla Karmann.
La base meccanica della Scirocco, presentata
nell'aprile del 1974 (quindi parecchi mesi prima
della berlina) era quella, poi ripresa senza
variazioni, dalla Golf/i>.. La trazione era
anteriore, così come il motore, raffreddato a
liquido e dotato di distribuzione monoalbero in
testa. Il telaio, abbandonata la vecchia
struttura a piattaforma, era di tipo portante
(monoscocca), mentre le sospensioni erano a
ruote indipendenti (McPherson) davanti e a ruote
interconnesse (semi-indipendenti) dietro. I
freni anteriori erano a disco.
Al momento del lancio la Scirocco era
disponibile in tre versioni:
L, con
motore di 1093cc a carburatore singolo,
LS, con motore
di 1457cc a carburatore singolo (70cv) e
TS,
con motore di 1457cc a carburatore doppio corpo
(80cv). Tutte avevano cambio manuale a 4
rapporti. Anche gli interni anticipavano
componenti (plancia, sedili) della Golf. Nel
1976 venne lanciata la versione
GLi,
spinta dal motore di 1585cc a iniezione da 110cv
della Golf Ti..
Nel 1978, in occasione di un lieve restyling
(paraurti in plastica, frecce e gruppi ottici
posteriori rigati, mascherina modificata), la
composizione della gamma venne modificata. La
cilindrata di 1457cc venne eliminata, al suo
posto venne introdotto un 1272cc da 60cv (Scirocco
GL/i>) e un 1585cc da 85cv (Scirocco GLS).
La 1600 a iniezione prese il nome
GTied un allestimento più sportivo. Alla
base rimaneva la L col motore 1100. La prima
serie, che uscì di listino nel 1981,ebbe
un buon successo (504.200 gli esemplari
prodotti) e fece da apripista, precedendola sul
mercato di alcuni mesi, alla Golf.
La
seconda serie
Nel 1981 la carrozzeria della Scirocco venne
totalmente ridisegnata dalla Volkswagen, in
collaborazione con la Karmann. L'obiettivo era
quello di offrire, conservando la meccanica del
modello precedente, maggior spazio per i bagagli
ed i posti posteriori. Anche gli interni, ora
più autonomi rispetto a quelli della berlina,
vennero ridisegnati completamente. La
Scirocco II prevedeva la stessa gamma di
motori della serie precedente, in alcuni casi
con cilindrata modificata. Alla base si poneva
ora la CL (1272cc, 60cv), al top la
GTI (1781cc a
iniezione da 112cv). Nel mezzo s'inseriva la GL
(1585cc da 75cv). La
gamma venne completata nel 1982 dalla GT/i> (1781cc a carburatore
da 90cv).
Nel 1984 la GTI venne affiancata dalla GTX,
identica nella meccanica, ma più caratterizzata
sportivamente nell'estetica (doppio alettone
posteriore, ruote in lega, bandelle laterali,
spoiler anteriore, vetrofania "Scirocco" sul
lunotto posteriore). Nel 1986 la GTX lasciò il
posto alla GTI 16v, pressoché identica
nella carrozzeria, ma dotata di motore con
testata a 16 valvole da 136cv. Fu l'ultima
evoluzione di un modello che, nel 1988, uscì di
listino rimpiazzato dalla Corrado. La seconda
serie è stata costruita in 340.700 esemplari.
La
terza serie
Presentata ufficialmente il 2 agosto 2008 la
terza serie del modello è in vendita dal weekend
11-12 ottobre dello stesso anno. Sparita la
vistosa calandra centrale della concept "Iroc",
la griglia in plastica scura come prosecuzione
dei fanali richiama la Golf VI. Le dimensioni
rimangono similari alla hatchback da cui deriva,
con una lunghezza pari a 4256 mm (2578 mm di
passo) per una larghezza di 1810 mm. L’abitacolo
offre spazio per quattro persone, tutte ospitate
da sedute individuali sportive. Il bagagliaio ha
una capacità di 292 litri, che salgono a 755
litri abbattendo i sedili posteriori.
Al debutto, la gamma motori è articolata su
tre unità, tre a benzina dotate di
turbo-compressore ed una diesel: il 1.4 TSI da
122 cavalli e 200 Nm di coppia (con consumi
contenuti a 6.1 litri per 100 km), lo stesso
motore declinato in una versione più potente con
160 cavalli (240 N·m, 6.5 l/100 km), il 2.0 da
200 cavalli (280 N·m, 7.7l/100 km) e il 2.0 TDI
da 140 cavalli (320 N·m, 5.4l/100 km). Nel mese
di giugno 2009 si aggiunge alla gamma il 2.0 TDI
da 170 cavalli. Da Marzo 2010 è disponibile la
versione R con il propulsore 2.0 con 265 cavalli
e coppia massima di 350 N/m.Per tutte le
motorizzazione è fornito di serie un cambio
manuale a sei rapporti, opzionale il doppia
frizione DSG a sei marce, in attesa di adottare
l'evoluzione di quest'ultimo, sempre DSG a 7
marce (caratterizzato dalle 2 frizioni a secco
invece che in bagno d'olio).
La dotazione di serie comprende sei airbag,
ESP, attacchi Isofix, cerchi da 17 pollici
calzati da pneumatici a spalla ribassata 225/45
e climatizzatore automatico bi-zona.
Prestazioni 2.0 tsi
auto n. 4 di aprile 2009
2.0 tsi 200 cv vel/max 231 km/h 0-100 6.3 sec
ripresa 80-120 km/h in IV 8.13 sec
Prestazioni altre versioni dichiarate dalla
casa
1.4 tsi 122 cv vel/max 200 km/h 0-100 9.0 sec
1.4 tsi 165 cv vel/max 218 km/h 0-100 8.0 sec
2.0 tsi 210 cv vel/max 240 km/h 0-100 6.9 sec
2.0 R 265 cv vel/max 250 km/h 0-100 6.0 sec
2.0 tdi 170 cv vel/max 207 km/h 0-100 9.3 sec
Video sulla Volkswagen
scirocco
Iroc
La Volkswagen Iroc è una concept car
sportiva con la quale, la casa tedesca ha sviluppato
ed affinato le linee della
Volkswagen Scirocco.
Il frontale inclinato mostra una calandra
sportiva single frame, mentre le fiancate
sono bombate e la linea di cintura modellata
nella parte alta della carrozzeria si connette
posteriormente ai due fari. La calandra in
alluminio chiaro spazzolato è stata pensata in
una ridondante forma esagonale che scende fino
allo spoiler anteriore. A sinistra e a
destra si trovano due altre prese d'aria per il
raffreddamento dei freni, mentre il montante
superiore della cornice lambisce il cofano
motore. L'Iroc non è un classico coupè,
ma una vettura sportiva con tetto lungo e coda
inclinata.
Oltre all'evidente assonanza tra i nomi
Scirocco/Iroc, nel prototipo si legge anche
un richiamo nostalgico: il colore verde
vipera metallizzato caratterizzava la
Scirocco originale quando fu lanciata al Salone
di Ginevra del 1976.
La vettura misura 4.240 mm di lunghezza, 1.400
mm d'altezza e 1.800 mm di larghezza,
consentendo un'abitabilità per quattro adulti ed
un bagagliaio di circa 300 litri.
La Volkswagen Iroc è equipaggiata con un motore
Twincharger TSI da 210 cavalli. Il
Twincharger è al momento il propulsore a quattro
cilindri a benzina più efficiente al mondo,
grazie alla combinazione di compressore e
turbocompressore. Il compressore compensa la
debolezza di spunto ai bassi regimi tipica dei
classici motori turbo a benzina, mentre il
turbocompressore si scatena ai regimi più
elevati.
La trasmissione prevede un cambio a doppia
frizione DSG. Per l'Iroc è pensabile una
gran disponibilità di motori sovralimentati, che
potrebbe offrire potenze anche sotto ai 150
cavalli.
I cerchi in lega leggera sono stati
appositamente disegnati per il prototipo, mentre
i pneumatici da 235 sono da 19 pollici.
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